Immaginando un analogo scenario per il Regno Unito, Jacke Ashley scrive sul Guardian un articolo in cui riassume i recenti sviluppi politici in Italia come "una sospensione della democrazia":
David Cameron e George Osborne(1) hanno rassegnato le loro dimissioni. Hanno fatto del loro meglio, ma non sono stati in grado di sostenere, nemmeno all'interno dello stesso Partito Conservatore, i devastanti attacchi al sistema pensionistico e al welfare richiesti dai mercati finanziari. Per impedire un default del Regno Unito, Reginald Pinstripe-Grey(2), che aveva ricoperto già il ruolo di chief economist alla Megabank di New York, ricoprirà il ruolo di primo ministro, a capo di un Governo di Unità e Patriottismo.
(1) Rispettivamente primo ministro e ministro delle finanze del Regno Unito
(2) "Reginald Grigio-Gessato", personaggio ipotetico
Ma è davvero un passo indietro?
Non è che, usando lo stesso grado di astrazione, sarebbe possibile rappresentare i diciassette anni della carriera politica di Berlusconi come un esperimento di assunzione di controllo di una democrazia parlamentare da parte di un ente privato?