Ora mi metto nei guai: devo dire la mia sul caso "Nokia/Domiziana Giordano".
Parto da lontano. Pur non essendo un critico letterario (notate la finezza
dell’argomentazione? mi sbilancio io stesso su un terreno per me
scivoloso!), so di poter affermare che Il codice da Vinci è un libro
scadente. Tanti l’hanno trovato accattivante, ma questo non cambia le mie convinzioni: è un libro noioso, prevedibile e per giunta infarcito di
nozioni dalla validità a dir poco discutibile. Ma non mi sognerei mai di mettere a repentaglio
un’amicizia per insistere su questa mia convinzione, né mi metterei a litigare con chi ha trascorso delle ore piacevoli svagandosi con un libro che a
me non piace. Eppure per me i libri sono importanti. Magari al limite mi
offenderei se qualcuno insinuasse che io sia al soldo del Vaticano (anzi, mi arrabbierei proprio,
ma questa è un’altra storia).
Immaginiamo ora un blogger, noto per raccontare in modo semplice e brillante l’evoluzione della tecnologia. Grazie a questa sua capacità gode di stima diffusa e meritata. Immaginiamo che questo blogger scriva un post per raccontare le impressioni su un libro che ha appena finito: uno a caso, "Il codice da Vinci". Supponiamo che gli sia piaciuto molto, e decida di esprimere anche un giudizio favorevole sulla qualità della scrittura e della costruzione narrativa. E’ una sciocchezza, ma sarebbe corretto consigliargli di stare zitto e parlare solo delle cose che conosce bene, solo per questo? In fin dei conti, uno degli aspetti qualificanti del blog è che è una persona che ci parla, e non un compilatore di schede informative.
Il punto è che tendo a dare ragione a Maurizio Goetz quando dice che la faccenda va ricondotta al paradigma dello scontro di culture, e ancor più a Luca De Biase quando dice che dai confini tra diverse culture nasce l’innovazione. Il blog si allontana dalla sfera tecnica, anche se dalla discussione in quell’ambito ha acquisito la consapevolezza della propria forza comunicativa. Qualche incomprensione, sui confini che raggiunge man mano che si allontana, è inevitabile.
Personalmente credo di aver imparato qualcosa, assistendo a questa discussione. E anche guadagnato un paio di interessanti letture, visto che Domiziana (in quella che a me è parsa una raffinata replica sdegnata) ha pubblicato due bellissimi testi strettamente attinenti a quella che è indiscutibilmente la sua sfera di competenza.