The Id web – la mappa

Per motivare l’affermazione che la prossima ondata di cambiamenti nel web sarà centrata sul tema dell’identità, credo sia utile partire dall’esame del fenomeno del momento. [note to non-Italian readers: this is a translation of my last post]

Cos’è Facebook? Una specie di buco nero dei Social Network che si estende pian piano, un servizio dopo l’altro (gallerie fotografiche, video, microblogging, bookmark, comunità di interesse,…), fagocitando tutti gli altri social network, oppure uno dei tanti componenti della galassia – al pari di Flickr, YouTube, Twitter, Delicious – che compete con questi sullo stesso piano?

IdWebMap_it
Rispondendo dal punto di vista dell’identità, abbiamo da un lato (dentro Facebook) un profilo personale potenzialmente ricchissimo, e per di più collegato a un numero notevole di contatti e amici – dato dal fatto che la base utenti è sterminata, più ricca che in qualunque altro social network.

Dall’altro lato (fuori da Facebook) abbiamo numerosi pezzetti della nostra identità online: il blogger, il fotografo, il lettore che condivide i propri bookmark, il professionista, ai quali si può aggiungere il particolare io che è ritratto nel profilo di FB. In sostanza, un network di identità parziali.

Tra questi due estremi, sta emergendo un importante modo di intendere il web: non una posizione intermedia, ma un approccio la cui natura è proprio quella di oscillare tra di essi. Lo chiamo Id web, proprio perché l’identità ne è la chiave di volta, e la sua natura oscillante è intrinsecamente legata al modo in cui usiamo gli strumenti ai quali siamo abbonati.

Ogni volta che pubblichiamo una foto in un album di Facebook (invece che, ad esempio, su Flickr) andiamo ad arricchire un profilo specifico ma limitato, espandendo la nostra identità all’interno di un ambiente (invece di espandere un’identità all’interno di un network).

Ogni volta che scriviamo i nostri username e password in un modulo del tipo “importa i tuoi contatti da Gmail” in un qualsiasi social network, attraversiamo di fatto un confine (tra i due ambienti) e nel farlo esponiamo un pezzetto della nostra identità trasversale, che comprende (e trascende) i singoli profili appartenenti alle due piattaforme che stiamo mettendo in contatto.

Ci sono diverse contrapposizioni in questo oscillare tra i due approcci:

  • semplicità d’uso vs ricchezza di funzionalità;
  • qualità del servizio vs quantità di utenti (e quindi di contatti);
  • necessità di tutelare la privacy vs desiderio di costruire un profilo interessante;
  • profilo personale completo vs necessità di tener distinti i diversi ambiti personali (la distinzione più ovvia è tra la sfera personale e quella professionale).

Ho raggruppato le componenti dell’identità online in tre aree (che ovviamente da qualche parte si sovrappongono): verifica dell’identità, attributi, relazioni. Dico attributi invece che contenuti, a discapito dell’immediatezza, perché “contenuti” sarebbe eccessivamente specifico e quindi restrittivo per la classificazione che voglio esporre. Nella prospettiva mobile dell’Id web, quindi, avere tutte queste tre aree gestite da un’unica piattaforma fornisce un punto d’ingresso semplice ma limitato – e, prendendo a prestito un termine dalla teoria degli insiemi, possiamo chiamare questo approccio intersezione. All’estremo opposto abbiamo l’unione di tutte le possibili esperienze, in tutta la sua gloriosa ricchezza (e qualche mal di testa a causa del lavoro di manutenzione).

Autenticazione e gestione dell’identità
OpenId [qui una spiegazione in italiano] sta guadagnando terreno come gestore credibile in questo campo – con Google, Yahoo! e IBM che sostengono l’iniziativa. Un’eventuale maggior diffusione di alcune tecnologie (tecniche biometriche, o – perché no – i certificati digitali) e la preziosa esperienza costruita nelle aziende negli ultimi 10 anni con gli sforzi in direzione del Single Sign On (che ha portato a una diffusa consapevolezza dei problemi legati all’autenticazione, ben al di là del solo ambito informatico) potrebbero scatenare un notevole cambiamento in quest’area.

Attributi
La storia è più semplice qui, data la diffusione dei servizi specializzati: Flicker (foto), YouTube (video), delicious (bookmark), Twitter (stato), Slideshare (presentazioni)… Aggregatori come FriendFeed creano un insieme ragionevolmente coerente di tutti questi possibili attributi (manifestazioni), creando un profilo abbastanza coerente e completo dell’identità online. Facebook stesso crea un profilo di questo tipo, ma in modo – come dire – più trasandato.

Relazioni
Assieme ai soliti sospetti come LinkedIn (e Plaxo, Xing, Naymz e così via), credo che sia opportuno iniziare a guardare con attenzione a sforzi di apertura più strutturati come PeopleAggregator, per l’approccio legato a standard aperti, e l’emergere di protocolli come FOAF (Friend-Of-A-Friend) e DiSo Activity Stream (una rappresentazione delle attività sociali online analoga a quel che è RSS per i contenuti).

Cosa succede nelle aree di sovrapposizione? Credo che la lotta per la supremazia (o la sopravvivenza) sarà combattuta, come al solito, proprio là. E, per completare il quadro:

  1. non credo che un singolo vincitore potrà emergere nell’intersezione delle tre aree;
  2. sono pronto a scommettere che le novità davvero interessanti arriveranno a livello di unione e non di intersezione, anche se le storie più appariscenti (almeno dal punto di vista della stampa) arriveranno da ambienti come Facebook (come sta già accadendo).

Sorgono quindi diverse domande: ci sarà un vincitore globale, capace di controllare l’intero scenario? Chi avrà il controllo (o ci sarà di aiuto a controllare) le nostre identità online? Saremo nelle condizioni di tenere un grado accettabile di controllo sulla nostra immagine pubblica? Come si posizionano applicazioni, giochi e strumenti interattivi in genere in questo scenario? Sarà una versione “dopata” di Facebook a rimpiazzare la televisione nei cuori delle masse? I giochi sono aperti…

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  • Boh/ Orientalia4All |

    Lo abbiamo notato che è una traduzione. Però non vale! Vengo qui per leggere qualcosa di nuovo…:)

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